La dislessia evolutiva è un disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) di origine neurobiologica. Il termine dislessia è impiegato per descrivere un insieme diversificato di difficoltà d’apprendimento che riguardano la lettura (dislessia), la scrittura (disortografia e disgrafia) e il calcolo (discalculia).
La dislessia è un disturbo specifico, poiché interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) in modo circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Il dislessico è una persona che impara in maniera diversa, ha un’organizzazione mentale particolare che può portarlo a difficoltà , ma talvolta portare anche qualità speciali di immaginazione e creatività. Alla base dei problemi di lettura, scrittura o calcolo, non c’è dunque un deficit intellettivo o un qualche problema ambientale o psicologico.
QUANTO È DIFFUSO IL PROBLEMA?
Gli alunni in difficoltà di apprendimento nella scuola riguardano una grossa fetta della popolazione scolastica italiana su circa il 20% almeno un 3-4% di essi presenta un DSA. Si stima che venga mediamente accertato quasi 1 ragazzo ogni 25 alunni.
Molti casi sono “lievi” e non vengono identificati tempestivamente.Spesso i casi misconosciuti si complicano con disturbi emozionali e comportamentali, insorgendo come conseguenza del problema che in un mondo di istruzione obbligatoria è molto penalizzante. Nel 60% dei casi i DSA non sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbi dell’attenzione, della condotta e psicopatologici.
Per le proprie caratteristiche, lo studente dislessico ha bisogno di una modalità di apprendimento e di valutazione specifica, personalizzata, oltre che flessibile; in grado di garantire il pieno apprendimento in termini di conoscenze e competenze. In sintonia con le recenti disposizioni di legge, in specifico la legge 8 ottobre 2010, n. 170.
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE
Oggi è condivisa l’importanza della tempestività della diagnosi e della precocità dell’intervento. Il mancato o tardivo riconoscimento di un DSA può manifestarsi con vissuti di inadeguatezza e frustrazione, conflitti emotivi, disinvestimento progressivo nell’esperienza scolastica.
Numerose sono le ripercussioni psicologiche e sociali legate alla dislessia : bassa autostima, un sentimento di inadeguatezza, la tendenza ad esprimere la frustrazione attraverso l’aggressività ed il bullismo.
I soggetti che presentano Dsa sono più portati all’abbandono scolastico e hanno più difficoltà anche nel mondo del lavoro.
E’ fondamentale che si possa intervenire il prima possibile in modo da poter limitare i danni.
L’intervento precoce rappresenta l’arma più efficace, per evitare che tali difficoltà di apprendimento possano portare problemi di tipo comportamentale e difficoltà nelle relazioni sociali a scuola ed in famiglia.
LA DIAGNOSI NECESSITA DI UNA EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
La valutazione e la diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento e dei disturbi più spesso compresenti (disturbi del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, della coordinazione motoria, psicopatologici e altri), si sviluppano in un percorso che necessita di competenze altamente specialistiche, coordinate tra loro, Psicologo, Neuropsichiatra, Logopedista. In particolare, è necessaria la somministrazione di test atti ad indagare non solo le abilità strumentali di lettura, scrittura e calcolo, ma anche la funzionalità dei processi cognitivi (intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, percezione e abilità prassiche).
DIAGNOSI IN TOSCANA
La diagnosi nella legge 170/10 art. 3, comma 1 definisce che “la diagnosi dei dsa è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.”